M° YOSHITAKA FUNAKOSHI (1906 - 1945) |
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Sulla base di ricerche effettuate da: Humberto Heyden Sensei (Cile). | |
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Anche
se morì molto giovane, non ancora quarantenne, nella primavera del 1945,
Yoshitaka Funakoshi (o Gigo a seconda di come si leggano i due kanji
che compongono il suo nome), terzo figlio del Maestro Gichin Funakoshi,
ebbe una profonda influenza sul Karate moderno. Mentre suo padre fu l'artefice della trasformazione del Karate da semplice tecnica di combattimento in DO cioè Via di sviluppo fisico e spirituale, Yoshitaka sviluppò, sostenuto da altri importanti artisti marziali, una tecnica che differenziò totalmente il Karate-do giapponese dall'arte originaria di Okinawa. Yoshitaka cominciò
l'allenamento formale nel Karate-do all'età di 12 anni anche se, il suo
contatto con l'arte, risaliva a qualche anno prima. Sebbene non fosse di
corporatura particolarmente robusta, Yoshitaka era tremendamente potente.
Era considerato tecnicamente e psicologicamente , e lo è tuttora da molti
praticanti e maestri, come il miglior karateka. Si dice che lo stesso M°
Egami lo considerasse un genio del Karate. Alla tenera età di 7
anni gli fu diagnosticata la tubercolosi, una malattia mortale prima
dell'avvento degli attuali antibiotici, e i dottori dichiararono che
difficilmente avrebbe vissuto fino ai 20 anni di età. La sua forza di volontà
e la sua forza fisica furono gli strumenti per la creazione delle nuove
tecniche. Così, mentre l'antico to-de
enfatizzava le tecniche di braccia, Yoshitaka scoprì ed introdusse nuove
tecniche di gamba: Mawashi Geri
(calcio circolare), Yoko Geri Kekomi
(calcio laterale spinto), Yoko Geri
Keage (calcio laterale frustato), Fumikomi
(calcio battente), Ura Mawashi Geri
(calcio circolare inverso) (anche se sono stato informato che questa
tecnica venne introdotta da Kase Sensei) ed Ushiro
Geri (calcio all'indietro). Yoshitaka insisteva
sull'importanza di utilizzare posizioni basse ed attacchi lunghi con
attacchi concatenati, caratteristiche che differenziarono totalmente la
pratica rispetto a quella del Karate di Okinawa. Insistette molto inoltre
sull'oi zuki (colpo di pugno che
prosegue) e sul gyaku zuki
(colpo di pugno opposto). |
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